È innegabile come il legno emani bellezza, fascino, calore.Da sempre, nei millenni, ha accompagnato l’uomo per i suoi bisogni. Sempre più è presente nelle costruzioni, non solo residenziali ma anche commerciali, ricreative, sportive. Gli architetti lo vogliono sempre più spesso per le pavimentazioni, i tetti, le pareti, addirittura per le facciate esterne, con risultati da opera d’arte.

È lecito quindi domandare: ma perché qualcuno, per le sue finestre, sceglie materiali alternativi al legno come ad esempio la plastica? Oppure perché qualcuno sceglie persiane in alluminio nonostante la trasmissione di calore che emanano nel periodo estivo?

La risposta è sempre la stessa: l’unico motivo, purtroppo, è la manutenzione che bisogna fare al legno.

Al di là della considerazione che la manutenzione non è relativa al legno ma alla verniciatura, dispiace sentire questa risposta perchè risulta chiaro che per “manutenzione” si intende ancora quella che richiedevano i serramenti prima dell’avvento delle nuove vernici all’acqua e che non ci si preoccupi invece di informarsi sulla effettiva manutenzione che occorre oggi, ovviamente se il prodotto è di qualità.

Del resto, c’è ancora qualcuno oggi che si preoccupa della durata delle vernici nelle automobili? Questo significa che il settore delle vernici, soprattutto nell’ultimo decennio, ha compiuto passi giganteschi sia sotto l’aspetto della durata sia sotto quello dell’impatto ambientale.

È indubbio che le proprietà avanzate delle moderne vernici, se utilizzate appieno e seriamente dalle aziende di serramenti in legno (ed è qui soprattutto la “qualità”) non pongono più problematiche particolari di manutenzione, ma consentono, con un minimo impegno, di usufruire delle esclusive caratteristiche del legno senza alcuna preoccupazione. E in più: senza preoccupazione per la durata del prodotto (capita infatti di sostituire finestre in legno con più di un secolo di vita! Gli altri materiali durano tanto?).